mercoledì 4 settembre 2013

Questa sono io

Il “libridinoso” lo si riconosce da come rallenta davanti ad una libreria: non appena avverte la presenza di una grossa concentrazione di carta stampata, si blocca, dà uno sguardo morboso alla vetrina, vorrebbe allontanarsi ma non ce la fa, esita ancora un poco, poi alla fine, gettata la spugna, entra e si precipita verso il banco. Magari quel giorno ha anche un po’ fretta, un appuntamento di lavoro o d’amore, ma la tentazione è più forte di qualsiasi altro impegno: una forza sconosciuta lo scaraventa all’interno, lo costringe ad aggirarsi fra i banchi, a guardare freneticamente i titoli, i colori, le copertine e le fascette con le tirature. Cos’è che sta cercando con tanta disperazione? Ha forse bisogno di comprare qualche libro in particolare? Vuole informarsi sulle ultime novità editoriali? Niente di tutto questo: il “libridinoso” è semplicemente attratto dalla presenza dei libri, vorrebbe toccarne il più alto numero possibile, e, nei casi più gravi, vorrebbe annusarli. (Il caffe’ sospeso, Luciano De Crescenzo)

2 commenti:

  1. Uhh questa sono anche io!!! Ho tantissimi libri,ma tanti davvero,ancora da leggere,sparsi qui in casa..eppure non resisto: davanti a una libreria devo devo assolutamente entrare e girare per gli scaffali e comprare un libro!!! :-)

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