mercoledì 21 novembre 2012

Capire tu non puoi, tu chiamale se vuoi… emozioni…

Scusate la mia latitanza, ma in questi giorni sono stata molto impegnata soprattutto con gli allenamenti di mio figlio. E' un piccolo ballerino di danza Latino Americano, frequenta da tre anni questo sport e finalmente quest'anno sta dando i suoi frutti. Ogni anno ha gareggiato portando solo i secondi e terzi posti, ma finalmente quest'anno mi ha portato dei Primi posti. Non potete immaginare la mia gioia, quando sento, in un finale di gara, il presentatore dire: "Vince il Trofeo di...." e subito dopo pronunciare il nome di mio figlio e la sua compagna di ballo. Credetemi è una vera emozione...

1° Posto TROFEO EASY DANCING.

venerdì 16 novembre 2012

Parole di vento

Non importa se la gente non ti guarda
Non importa se per loro sei indifferente
Loro sono solo marionette
che invadono la tua mente
il tuo pensiero
... i tuoi sogni
Perchè l'amore non si espande come una macchia d'olio?
perchè si espande l'odio?
Forse perchè non riusciamo a vedere oltre la realtà
Una realtà da tramutare in sogno
Un sogno colorato
con i sette colori dell'arcobaleno
Un sogno da prenderlo tra le mani
ma che ci sfugge tra le dita
come sabbia che scivola pian piano
e svanisce nell'aria
portata via dal vento
un vento di...parole
Patty C.

giovedì 8 novembre 2012

1° Esperienza con la casa editrice Cinquemarzo

Oggi apro una nuova rubrica “Le mie esperienze  come scrittrice emergente.”
Dal titolo avrete già capito che sono dedicati proprio a voi, cari scrittori emergenti che passate da qui.
Sono consigli personali tratti dalle mie esperienze. Una mia carissima amica, scrittrice esordiente nel suo blog scrive:Capisco che ogni autore voglia tenere per sé alcune cose, però, secondo me, almeno gli autori dello stesso genere dovrebbero fare più lega, scambiarsi opinioni, interessi, news su editori e agenti, sul mercato editoriale, su prospettive e progetti. Invece si assiste allo spettacolo di autori che nemmeno sotto tortura rivelerebbero i retroscena con i loro editori (non dico sapere la verità tutta intera, ma qualcosa sì!), i problemi che hanno dovuto affrontare e affrontano, i loro progetti futuri, i contratti che hanno firmato, i soldi che hanno preso…
Ecco IO voglio fare proprio questo, raccontarvi le mie esperienze, potrebbero risultare utili.
La mia prima esperienza è stata con la casa editrice Cinquemarzo, dove ho pubblicato un piccolo libro di poesie “In Cammino”. La casa editrice ahimè è a pagamento, ma(si qui c’è un Ma positivo) posso dire che è un ottima casa editrice. Mi hanno chiesto solo l’acquisto di 40 copie, il libro costava 8.00 euro perciò dovevo dare a loro 320 euro, ma loro hanno voluto solo 300 euro. Le 40 copie le ho vendute tutte e così posso dire che ho avuto un guadagno di 20 euro. Come promozione hanno fatto ben poco, ma la loro serietà ha fatto tanto. Dopo due anni , al fine del contratto, mi hanno fatto una ricarica sul mio posta pay di 35.00 euro, il mio misero guadagno, ma sono stata soddisfatta ugualmente!!
La mia sensazione? Non mi sono sentita presa in giro

lunedì 5 novembre 2012

Elisabetta Modena e...Sorpresa da un angelo

Nell'ottobre del 2009 conobbi, sulla piattaforma di splinder, una scrittrice esordiente, Elisabetta Modena. Feci subito amicizia e così le chiesi di inviarmi il suo primo libro

Mi arrivò con questa bellissima dedica
Dopo qualche mese le nostre strade si separarono.
Oggi, dopo tre anni ci siamo ricontrati qui su blogspot. Il suo cammino è stato abbastanza movimentato e per questo voglio consigliarvi di leggere i suoi libri qui ,  soprattutto Sorpresa da un angelo , c'è anche in e.book

venerdì 2 novembre 2012

Editing del mio 6° Capitolo

REGOLE DI PUNTEGGIATURA NEI DIALOGHI

Siccome fai spesso errori di punteggiatura con i dialoghi, ti spiego com'è la regola: quando c'è consequenzialità nel discorso, l'inciso fra i trattini (o caporali o virgole alte) di un dialogo non va con la maiuscola. Se invece non c'è consequenzialità, allora bisogna metterla, e la frase prima deve finire con il punto.

Ti faccio un esempio:

- Brava! - esclamò Marco.
In questo esempio c'è consequenzialità, quindi il punto esclamativo è solo per indicare l'esclamazione nel tono di voce e poi si prosegue con la minuscola.

- Brava! - Quella ragazza era davvero forte.
Qui invece non c'è consequenzialità, e quindi ci va la maiuscola all'inizio dell'inciso. In questo caso il punto esclamativo funziona anche come chiusura della frase.

- Ho visto Luca ieri - aggiunse Teresa - tu l'hai più visto?
Quando l'inciso spezza a metà il dialogo, la punteggiatura deve seguire la consequenzialità dell'inciso. Se hai dubbi prova a scrivere la frase di dialogo senza inciso:

- Ho visto Luca ieri tu l'hai più visto?
Così non va bene, ci vuole una virgola dopo ieri, giusto?

- Ho visto Luca ieri, tu l'hai più visto?

A questo punto, inserendo l'inciso, porto la virgola al termine dell'inciso, e quindi la frase corretta è:

- Ho visto Luca ieri - aggiunse Teresa, - tu l'hai più visto?
Naturalmente aggiunse va in minuscolo perché l'inciso è consequenziale alla frase di dialogo.

Se l'intercalare precede la battuta ci vogliono i due punti.
L'uomo si presentò: - Il mio nome è Gianni.

MAIUSCOLE/MINUSCOLE:

La lettera maiuscola si usa per i nomi propri di persone o di cose. Sicché Dio, scritto in maiuscolo, sta a indicare quello cristiano: "Prego Dio che ti assista".
Quando si tratta di una divinità pagana, dio diventa un nome comune: il dio Apollo, il dio Bes..., tanto è vero che abbiamo anche la forma femminile (es. la dea Atena) e il plurale (gli dei e le dee dell'Olimpo).
Allo stesso modo si scrive chiesa per indicare uno dei tanti edifici di culto e Chiesa per indicare l'istituzione, paese per indicare un piccolo nucleo urbano ("Marco tornò nel suo paese natio") Paese per indicare la patria ("Dopo aver vissuto vent'anni negli Stati Uniti, Marco fece ritorno al suo Paese").

VIDI
Ho notato che fai largo uso di verbi quali vidi e notai. Spesso non sono necessari. La narrazione è in prima persona, quindi è ovvio che racconti ciò che hai visto. Ad esempio una frase come: "Notai che il televisore della cucina era acceso, ma senza volume. Entrai e vidi mia madre seduta davanti la tv." può trasformarsi in una frase più fluida tipo: " Il televisore della cucina era acceso, ma senza volume. Mia madre era davanti alla tv."

 Yukie