venerdì 25 gennaio 2013

La voce invisibile del vento

Ieri dal parrucchiere parlando con la ragazza che mi stava facendo la piega ho scoperto che ama leggere, così le ho detto che ho scritto 3 libri e e...voilà le ho venduto l'ultimo "Comiche in Cassa". Dopo lei mi ha detto che sta leggendo un libro molto bello, mi ha raccontato la trama e me ne sono subito innamorata, forse perchè amo questo genere o forse perchè nel mio "futuro" libro c'è anche lui la pre-morte.
 Cosa ne pensate? Lo avete letto? Io non ho mai letto nessuno dei suoi libri.
cosa ne pensi? lo hai letto? Sembra molto interessante!

La trama e le recensioni di La voce invisibile del vento, romanzo di Clara Sánchez edito da Garzanti. Dopo l'incredibile successo del Profumo delle foglie di limone, un fenomeno editoriale unico, ancora nella classifica dei bestseller a un anno dall'uscita, Clara Sánchez torna con un romanzo dalla forza dirompente. La voce invisibile del vento racconta una storia di fiducia e di perdono, di colpa e di memoria individuale, di amore e di segreti, una storia che sarà impossibile dimenticare. Spagna, località di Las Marinas. La luce si è ritirata verso qualche luogo nel cielo. Il buio della notte avvolge le viuzze del paese e il mare è nero come la pece. Julia ha perso la strada di casa: è circondata dal silenzio e sente solo la voce del vento che soffia dal mare, e profuma di sale e di fiori. Non ricorda cosa sia successo: era uscita a prendere del latte per suo figlio, ma sulla strada del ritorno all'improvviso si è ritrovata in macchina senza soldi, documenti e cellulare. In pochi minuti quella che doveva essere una vacanza da sogno si è trasformata in un incubo. Per le strade non c'è nessuno, le case sulla spiaggia sembrano tutte uguali e Julia non riesce a ritrovare l'appartamento nel quale l'attendono il marito Félix e il figlio di pochi mesi. Prova a contattarli da un telefono pubblico, ma la linea è sempre occupata. Tutto, intorno a lei, è così familiare eppure così stranamente irreale. Tra le vie oscure e labirintiche c'è solo una luce, quella di un locale notturno. A Julia non resta altra scelta che raggiungerlo, nella speranza di trovare qualcuno che l'aiuti. Qui, quasi ad aspettarla, c'è un uomo, un tipo affascinante, con la barba incolta e l'accento dell'Est Europa, che sembra sapere tante, troppe cose su di lei. Si chiama Marcus: Julia ha la sensazione di averlo già incontrato da qualche parte. Fidarsi di lui è facile. Eppure Marcus non è quello che sembra e nasconde qualcosa, come ha appena scoperto anche Félix, che sta cercando in tutti i modi di riavere Julia con sé. Ma la donna può affidarsi solo a sé stessa. Deve ascoltare il vento che continua a soffiare intorno a lei. Deve capire cosa sta accadendo. Perché è lì, nel suo istinto di sopravvivenza, che può trovare finalmente la strada di casa.

Clara Sánchez vive a Madrid. Ha pubblicato alcuni romanzi inediti in Italia, ma tradotti in molti altri paesi, e ha vinto il Premio Alfaguara nel 2000 con Últimas noticias del paraíso. Con Il profumo delle foglie di limone, in cima alle classifiche di vendita spagnole per oltre un anno, ha raggiunto la fama mondiale.

giovedì 24 gennaio 2013

I magnifici 7

Oggi la nostra carissima amica Anima di Carta ha postato un interessante  post, che sembra proprio scritto per me!!! Vi faccio il copia e incolla perchè vorrei lasciarlo qui sul mio blog, così un giorno si e l'altro anche lo leggerò per ricordarmi di Dover scrivere e non perdere del tempo prezioso.


Le 7 mie migliori scuse per non scrivere

 

1) Non sono ispirata.

Chi non conosce quella magica sensazione che ti fa volare sulla tastiera, che ti tiene occupata la mente, che ti assorbe completamente? Momenti che non sono mai destinati a durare perché l'ispirazione va e viene, lo sappiamo bene. Se aspettiamo la visita della Musa per scrivere, dubito che finiremo mai un libro. Eppure, quanto spesso mi dico "non scrivo perché non sono ispirata"o la sua variante "non sono in vena"... Forse perché sono troppo affezionata a quei momenti magici, a quell'intensità. Eppure, di fatto la scrittura non è fatta solo di ispirazione, ma anche di duro lavoro. Qualche volta bisogna forzarsi, anche se non si è "in vena".
Basta con questa scusa e datti da fare!

2) Non ho tempo.

Ritagliarsi un angolo per scrivere è la sfida di tutti. Gli impegni quotidiani incombono, che si tratti di lavoro, faccende di casa, amici, vita sociale o altro. La verità è che il tempo non c'è o è pochissimo. Quindi è fin troppo facile crearsi delle giustificazioni con se stessi dicendo: non posso scrivere ora perché ho mille altre cose da fare.
Forse non è una vera e propria scusa, in quanto è proprio vero che non ho molto tempo da dedicare a ciò che mi piace davvero e tutti i giorni devo combattere per trovare un po' di tempo in cui mandare tutto al diavolo e impormi di scrivere. E forse oltre a un momento tutto per sé serve a volte anche un angolo in senso spaziale, un posto particolare che ci aiuti a conservare la concentrazione. Per esempio un computer senza accesso a internet...

3) Che scrivo a fare? 

Considerato il mondo editoriale, è meglio lasciar perdere: questo mi dico, a volte. La demotivazione è una scusa a portata di mano e anche ben fondata. Eppure, si scrive per ben altre ragioni che non la pubblicazione o la fama, non è così? Allora, in momenti di debolezza, in cui la voglia di scrivere si scontra con una realtà scoraggiante, è bene che io mi ricordi del vero motivo, la ragione completamente interiore, per cui ho bisogno di mettere nero su bianco storie e pensieri.
Se non c'è questo forte imperativo a farlo, se non c'è vera passione, vero divertimento e vero piacere, allora la scusa "che scrivo a fare?" avrà di certo la meglio su di noi. E forse è giusto così.

4) Forse ciò che sto scrivendo non vale nulla.

Di solito le crisi di autostima arrivano verso la fine del romanzo, perché all'inizio sono sempre spinta da una grande ondata creativa che mi impedisce di fermarmi a riflettere sulla qualità di ciò che sto scrivendo. Poi però vengono i tanti dubbi e con essi arriva anche la scusa che è inutile proseguire perché forse dopotutto non ne vale la pena di investire tempo ed energie in questo progetto. Non è facile uscire da questo piccolo impasse. Anche perché in questa fase (cioè quando ancora non ho finito il libro) non faccio leggere quello che ho scritto a nessuno. E' una regola che mi sono data tempo fa, perché trovo che non ha senso far leggere qualcosa di non definitivo. E quindi non resta che farsi da soli un'iniezione di autostima e andare avanti!

5) Lo faccio domani. Che fretta c'è?

Considerato che si tratta di un hobby, non c'è nessuna scadenza, nessuno che ci pungola o prema per farci scrivere. La maggior parte di noi non guadagna abbastanza per poter vivere della sua scrittura, dunque non si può considerare un lavoro.
La conseguenza di ciò è che spesso rimando quest'attività a un altro giorno, a un momento in cui magari l'urgenza di farlo sarà forte e diventerà impossibile tergiversare.
Il problema è che così si perde l'occasione preziosa, il momento giusto, e magari anche l'ispirazione. Poi per una curiosa legge, più si ha tempo libero, meno si ha voglia di scrivere...

6) Ho altro per la testa, ora.

Ultimamente ho parecchi pensieri che ronzano nella mente, questioni su cui prendere decisioni importanti, preoccupazioni varie. E' un dato di fatto, non una scusa. Però è giusto sacrificare per questo qualcosa che mi piace, mi rilassa, mi appaga come? Probabilmente no. Mio marito mi sprona spesso a non lasciarmi condizionare da queste "altre questioni" e dedicarmi, invece, non appena posso a scrivere. Credo proprio che abbia ragione, anche se purtroppo non è facile lasciarsi alle spalle le preoccupazioni e i pensieri.
Cose più importanti a cui pensare ce ne saranno sempre: la sfida, per quanto mi riguarda, è imparare a chiuderle fuori dal mio angolo di scrittura.

7) Ho il blocco dello scrittore.

Di questo argomento ho parlato davvero tanto su questo blog e molto trovate anche sul web, come se fosse una specie di malattia da cui guarire e possibilmente proteggersi. Ma quante volte è solo una scusa per non sforzarsi un po'? Magari siamo solo arrivati a un punto del libro "difficile" e dobbiamo impegnarci di più per portare avanti la storia. Mi accorgo che a volte è proprio così. Non sempre la storia scorre liscia, ho bisogno di fermarmi a riflettere e mettermi d'impegno a tirare fuori il seguito. Quando poi faccio uno sforzo di volontà, mi rendo conto che non avevo proprio nessun blocco.
 

martedì 22 gennaio 2013

2° esperienza "La finestra sul fiume"

Oggi vorrei parlare della mia seconda esperienza con una seconda casa editrice la 0111 edizioni.
Ho conosciuto delle ragazze che avevono creato una collana con la casa editrice. La collana si chiamava Rosso Cuore. Queste ragazza avevano fatto una proposta a noi scrittori emergenti. La proposta era scrivere un piccolo racconto di tot parole in un periodo massimo 6 mesi. Il contratto durava 6 mesi e non dovevo spendere un centesimo.
Così ho scritto "La finestra sul fiume"La finestra sul fiume*
L'esperienza non è andata male e non ho speso neanche un centesimo, anzi ho guadagnato qualcosina (un pranzo al ristorante) Ho acquistato dalla casa editrice qualche libro per parenti amici, ho avuto un piccolo sconto e così vendendo il libro a prezzo pieno mi son rimasti i guadagni.
L'unico punto negativo è stata la mancanza di editing. E siccome io sono un disastro nel fare errori (però ho parecchia fantasia) il libro non è andato come speravo...(ma è ancora disponibile su ibs http://www.ibs.it/code/9788863072921/catenuto-patrizia/finestra-sul-fiume.html

*
Un romanzo breve ma intenso. Queste pagine vi faranno riflettere, sperare e soffrire. La storia di Anna e Manuel è tanto particolare quanto comune a ogni coppia che non riesce a coronare il sogno di vivere una vita intera insieme. Giorgio, il marito, invece di amare e accudire la propria donna, le distrugge tutto quello che la circonda e la lascia sempre sola. Anna mostra tutta la sua forza e l’orgoglio con cui affronta un’esistenza mediocre per paura di dare un dispiacere ai propri genitori. Ma il destino è sempre in agguato e spesso riesce a risolvere quello che l’uomo da solo non riuscirebbe a fare. L’amore tra uomo e donna non è l’unico sentimento narrato in questa storia, ma anche l’amicizia, quella vera, tra due ragazze coetanee e legate tra loro come sorelle. Il dolore nascosto, quello per un fratello morto a causa di un’atroce malattia, ha permesso ad Anna di crescere molto più velocemente e di accettare la sofferenza senza combatterla. Questo libro lascia un segno nel cuore.

sabato 19 gennaio 2013

Una sorpesa da Ata

Dopo due mesi oggi ho scoperto che una nostra amica di blog  ha dedicato un bellissimo post al mio libro "Comiche in Cassa" Per ringraziarla   dedico questo post a lei.
Le mie fotoChi non conosce ancora il suo blog (Eppure scrivo)  invito a farle una visita, non ve ne pentirete; lei è ATA


giovedì 17 gennaio 2013

Voglio tornare a scrivere

Chi cerca di fare la scrittrice come me sa benissimo di cosa sto per dire.
Da più di un mese non riesco a prendere la penna tra le mani o la tastiera tra le dita. Non ho voglia di scrivere, anche se il mio romanzo è arrivato a metà della sua strada. Il tempo sembra volare via, ma so che è solo il mio volere. Vi faccio un esempio: sono qui davanti al pc da più di un'ora e cosa ho fatto? Nulla, ho sbirciato su fb, ho sbirciato nei vostri blog, ho controllato l'email ecc. ora mi chiedo in questa ora non potevo scrivere? E poi dico : "non ho avuto tempo".
Guardando l'orologio, che in questo istante segna le 10.58, mi viene l'ansia perchè ancora non ho pulito casa e perciò dopo questo post, mi alzo e vado a fare la perfetta casalinga, poi devo andare a prendere i bimbi, poi cucino, lavo i piatti, aiuto i bimbi con i compiti,la cena, laviamo i bimbi , andiamo a letto e voilà sono ormai stanca per scrivere, lo farò domani mattina, giuro che non perderò tempo sul web e mi metterò a scrivere.
L'indomani non farò niente di quello che ho detto il giorno prima...
Voglio un aiuto, voglio tornare a srivereeeeeee

martedì 15 gennaio 2013

Il vero amico

Il vero amico è colui che riesce a leggerti nel cuore.
Il vero amico è colui che riesce a leggerti nell'anima.
Il vero amico e colui che attraversa il fiume con te.
Il vero amico è colui che non ti abbandona mai.
Il vero amico è colui che sorveglia i tuoi sogni.
Il vero amico è colui che riesce a essere tuo complice.
Il vero amico è anche colui che riesce a farti soffrire
perchè sai che quando non ci sarà più
potrai perderti lungo la strada dei tuoi sogni
Patty C.

sabato 12 gennaio 2013

Perdono, perdono, perdono

Lo so vi ho abbandonati, ma non riesco a fare tante cose in sole 24 ore!
In questo periodo ho creato una pagina su Fb per fare un pò di pubblicità al mio libro "Comiche in Cassa". Così colgo l'occasione di invitarvi e di cliccare Mi Piace! :-)

Questo è il link: "Comiche in Cassa"
  Foto